(Dal sito www.prendiparte.it) Dopo
il Mille la società civile cominciò lentamente a
riorganizzarsi ed i feudatari, eredi degli antichi poteri che si
erano succeduti nei secoli, si trasferirono in città
costruendovi le
torri che avevano gli stessi scopi dei castelli, cioè difesa e
offesa.
Nell’angusta Bologna medievale, che al tempo della costruzione delle
prime torri era ancora rinchiusa nella piccola cerchia di selenite,
quelle costruzioni assunsero forzatamente uno sviluppo verticale. In
quei tempi infatti una guerra civile aperta o strisciante aggiungeva
lutto a lutto in un’inarrestabile spirale di odio e di vendetta che
culminò al termine del duecento con quella che fu definita
“l’estrema
ruina di Bologna”, quando la parte guelfa vincente cacciò dalla
città
un buon quarto di cittadini, quegli odiati ghibellini di cui dicevano
”l’è bon fato chi mòrano!”). |
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