La Compagnia Militare dei Lombardi

L’Antichissima e Nobilissima Compagnia Militare dei Lombardi (a.d.1170) sorse quando numerosi profughi lombardi si rifugiarono a Bologna a causa delle patrie rovine belliche. I primi congregati originari della Lombardia e della Marca Trevigiana furono accolti dai Monaci Benedettini e cominciarono a riunirsi nell’antica Chiesa Stefaniana dei SS, Vitale ed Agricola per gli uffici religiosi. Nel più antico statuto risalente all’anno 1266, che si conserva nell’Archivio di Stato della nostra Città, vennero stabiliti, oltre alle norme di carattere militare, i giorni in cui la Società si doveva riunire per ascoltare la Messa, la quantità di olio per far ardere una lampada davanti all’altare maggiore di detta Chiesa, il tempo e le ore in cui doveva essere fatta l’esposizione del Santissimo Sacramento, le visite ai malati, le esequie dei defunti  che venivano tumulati nel sepolcro della Compagnia nella Basilica di S.Stefano. Il primo documento che comprova l’esistenza della casa presso la chiesa di S.Stefano come luogo di convegno della Compagnia dei Lombardi è lo statuto del 1256 (Archivio di stato di Bologna).

In quel tempo la dimora della Società era costituita dalla attuale Chiesa di Loreto al piano terra di via Santa e comprendeva appunto solo il piano terra. In essa si tenevano le riunioni del Corporale (le assemblee) per le deliberazioni, per le elezioni del Massaro e degli uffiziali, per la distribuzione delle focacce e delle candele e si custodivano le armi, le bandiere, i bottini di guerra (come le chiavi della città di Imola) ed i trofei (come lo stendardo rosso con la raffigurazione della giustizia tenente nella mano una spada che le fu donata dal Comune nell’anno 1271 per avere mantenuto la quiete in città con le altre Compagnie d’Armi del Grifone e della Branca).

Dopo varie vicissitudini nel secolo XVIII la casa era in precarie condizioni di manutenzione tanto che minacciava di crollare e la Compagnia si trovava in grave difficoltà a far fronte alle ingenti spese.

Il 22 agosto dell’anno 1740 fu eletto Pontefice un illustre congregato della Compagnia, il cardinale Prospero Lambertini, che assunse il nome di Benedetto XIV.

Successivamente si verificò un evento memorabile e veramente provvidenziale per il sodalizio: l’estrazione alla massima carica di Massaro di Papa Benedetto XIV il 4 febbraio 1753.

 Il Sommo Pontefice, avuta la notizia della sua estrazione a Massaro incaricò il Dott. Mazza, suo agente di Bologna, di riferirgli di quello che avrebbe potuto fare per la Compagnia a memoria del suo massariato. Quindi ordinò il riattamento, anzi la quasi totale ricostruzione della Sala di residenza dei Militi, la fece decorare di stucchi, la fornì di nuovi sedili, banconi ed arredi ancora oggi esistenti. 

Di questa corrispondenza serrata sono conservate presso la Compagnia le lettere autografe.

( Dal ricordo del restauro della Casa di Residenza della Compagnia, redatto dal defunto Nob. Don Paolo Mulas)

Chiudi